Chiesa di Sant’Eulalia dei Catalani

Chiesa (Fine XIII sec.)
Prospetto di Sant'Eulalia dei Catalani

Accessibilità

Sintesi

Il fronte attraverso il quale si accede all’atrio della chiesa di Sant’Eulalia dei Catalani si affaccia sulla piazzetta del Garraffo.Tale fronte oggi si presenta racchiuso tra due unità edilizie residenziali.La composizione architettonica del prospetto, una struttura con due grandi archi e un portale mediano fu realizzato con la tradizionale pietra a vista, in una successione di ordini, un telaio di semicolonne con ricercati capitelli compositi e un elegante pseudo dorico con ovoli e foglie d’acanto.I busti, collocati all’interno di preziosi medaglioni nel terzo ordine, a lungo identificati con re aragonesi, rappresenterebbero invece busti di antichi imperatori o condottieri romani, come quelle che compaiono anche nella base del frammento di pilastro conservato all’interno della chiesa di S. Eulalia

La chiesa di S. Eulalia, fondata dopo il 1282, avrebbe assunto la intitolazione attuale alla fine del ‘400.Nel 1537, la piazza del Garraffo venne ampliata e venne regolarizzata la sua forma e la via Argenteria venne rettificata. Probabilmente in questo stesso periodo i Catalani iniziarono la costruzione di una loggia, di cui però venne realizzato solo un paramento, che costituisce il fronte che vediamo ancora oggi e attraverso il quale si accede alla chiesa di Sant’Eulalia. Forse per le mutate condizioni sociali e le nuove esigenze di rappresentatività, che vedevano le varie nazioni impegnate nell’edificazione di proprie chiese, nella seconda metà del XVI secolo il grandioso progetto per questa loggia mercantile lasciò il posto all’edificazione di una nuova chiesa di S. Eulalia, anch’essa rimasta incompiuta e realizzata in posizione arretrata rispetto alla strada.

È stato notato che i capitelli figurati con grifoni alati, di gusto lombardo, siano stati ripresi dal Vitruvio di Cesare Cesariano (1521), ma capitelli di questo tipo erano già apparsi in Sicilia in precedenti fabbriche quattrocentesche in cui risultano coinvolte botteghe di marmorari (cappella Ventimiglia in S. Francesco a Castelbuono).

  • M. T. Calcara, "La chiesa di S. Eulalia e la loggia dei Catalani", Palermo s.d.
  • G. Di Benedetto, "La chiesa di Santa Eulalia dei Catalani", in "La città che cambia. Restauro e riuso del Centro Storico di Palermo", a cura di G. Di Benedetto, 2 voll., Palermo 2000, I, pp. 226-233.
  • M. R. Nobile, "Un altro rinascimento. Architettura maestranze e cantieri in Sicilia 1458-1558", Benevento 2002.
  • M. R. Nobile, F. Scaduto, "Architettura e magnificenza nella Palermo del primo Cinquecento: il prospetto denominato di Santa Eulalia dei Catalani", in "Espacio, Tiempo y Forma. Revista de la Facultad de Geografia e Historia", serie VII, Historia del Arte, t. 18-19, Madrid 2005-2006, pp. 13-32.